La visita ad una mostra fotografica si è straformata in un inaspettato incontro con l’autrice. Il racconto di Giuseppe Russo, studente della Residenza Tovini del Collegio Mazza a Roma.
“Lo scorso 24 settembre, grazie ad una proposta della Residenza Tovini del Collegio Mazza di Roma, abbiamo partecipato ad un’interessante ed originale iniziativa riguardante una visita ad una mostra tenutasi al MAXXI, ossia il Museo nazionale delle arti del XXI secolo, di Roma, avente come tema principale l’Inferno di Dante, in onore del 700 anniversario della morte del Sommo Poeta.
Dopo aver fatto un giro del museo ed esserci quindi immersi in quella misteriosa e rigenerante aura che si prova tipicamente all’interno di mostre, musei ed eventi culturali, ci siamo diretti verso l’obiettivo della nostra visita, ove abbiamo ammirato le quindici foto realizzate dall’artista.
Qui, con nostra sorpresa, ci siamo accorti che a spiegare ed analizzare i meravigliosi scatti era niente meno che l’autrice stessa, Valentina Vannicola, che ci ha quindi illuminato sulle diverse scelte
stilistiche, tecniche, geografiche… Proprio a proposito di quest’ultimo punto, da notare come le varie rappresentazioni, seppur differenti e diversificate, abbiano un fondamentale suolo comune, ovvero il fatto che siano state scattate sfruttando solo ed esclusivamente i paesaggi della terra natale dell’autrice, cioè di Tolfa e delle sue meraviglie paesaggistiche.
La visita è durata un’ora, dopodiché ognuno di noi è tornato al collegio, “puro e disposto a salire a le stelle” (Purgatorio, XXXIII, v.144).
Questa esperienza può senza dubbio essere riassunta, citando il ghibellin fuggiasco, nei celebri versi (Inferno, XXVI, vv. 118-119): Fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza.”
Valentina Vannicola L’Inferno di Dante
Un racconto sintetico, serrato, ma anche sottilmente simbolico, che interpreta le parole di Dante come fossero una sceneggiatura e le restituiscono in forma di immagini.
In occasione delle celebrazioni per i 700 anni dalla morte di Dante il Museo presenta L’Inferno di Dante di Valentina Vannicola, progetto che entra quest’anno nelle Collezioni di Fotografia.
Dall’ingresso attraverso la porta dell’Inferno, passando per le anime dei dannati in attesa sulle rive dell’Acheronte, quelle dei sospesi nel limbo, quelle dei simoniaci, condannati a ad essere capovolti nella terra, e ancora il corpo solo vegetale dei suicidi e le anime trascinate dalla bufera di Paolo e Francesca, l’autrice ci conduce in un viaggio immaginifico attraverso i Cerchi dell’Inferno.
La serie si compone di quindici fotografie, ambientate nella maremma laziale e realizzate coinvolgendo come attori gli stessi abitanti.
ph. Valentina Vannicola, #1 Canto III, Antinferno. L’Entrata dell’Inferno, 2011