Maastricht, per chi non lo sapesse, è una piccola città di poco più di 100 mila abitanti, per la maggior parte studenti universitari, che si trova nella regione del Limburgo, una lingua di terra tra Belgio e Germania, ma che fa parte dei Paesi Bassi. Quando ho ricevuto la notizia che mi era stata assegnata questa sede, non conoscevo nulla di questa città, se non del buon livello accademico delle facoltà universitarie.
Arrivato a Maastricht, mi sono invece ritrovato in una tipica città olandese, con le sue strade pavimentate in pietra e il tipico colore rosso mattone delle case, attraversata dal fiume Maas (da cui prende il nome), con ponti che collegano le due parti della città divisa dal fiume.
La città, essendo per la maggior parte popolata da studenti universitari, è molto viva e offre in ogni stagione piacevoli eventi. Molto suggestivo il periodo natalizio, in cui la città si riempie di luci, bancarelle, piste da pattinaggio e, se si è fortunati, anche di neve.
Dal punto di vista accademico, come ho precedentemente accennato, l’università è ben organizzata, interessante nelle proposte ma impegnativa, e senza nessuna distinzione tra studenti Erasmus e non: se studi con costanza ottieni risultati, altrimenti no. Il metodo didattico è molto differente da quello italiano, poiché i corsi sono bimestrali (infatti io ne ho frequentati quattro in un semestre), le classi molto piccole e la discussione tra studenti compone la parte più sostanziale della lezione. Sembra più una riunione di lavoro che una tradizionale lezione universitaria, il che ho apprezzato profondamente.
Oltre all’offerta accademica, l’università è fornita di una enorme e splendida palestra ad un prezzo molto calmierato per gli studenti, e, soprattutto, molti club sportivi, fondamentali per fare amicizia ed entrare nella vita universitaria. Io, per esempio, sono entrato a far parte di una squadra di calcio, niente di impegnativo in termini di tempo e allenamenti, ma molto benefico per la socialità. La comunità studentesca è molto varia, per la maggior parte composta da studenti stranieri provenienti da ogni angolo del mondo; perciò, si può entrare in contatto con le culture più varie. La comunità di studenti Erasmus è molto ampia, poiché molti studenti scelgono questa meta per la propria esperienza. Allo stesso tempo però, anche gli studenti della stessa università sono molto aperti e curiosi di conoscerti, perciò non si fa fatica a costruire rapporti umani.
Vi sono, tuttavia, alcuni difetti evidenti di questa piccola città e, in generale, dell’olanda. Il primo è la grande difficoltà nel trovare alloggi decorosi ad un prezzo abbordabile, soprattutto se si è di sesso maschile ed Erasmus. Io stesso non sono riuscito a trovare niente a Maastricht ed ho alloggiato in un paesino di nome Heerlen, a dieci minuti di treno da Maastricht. Perciò, se si vuole trovare un alloggio decoroso a Maastricht, bisogna muoversi con largo anticipo!
Il secondo difetto, che è però diffuso in tutta l’olanda, riguarda i costi molto alti per fare qualsiasi cosa e comprare qualsiasi prodotto. Tuttavia, con alcuni accorgimenti, si può risparmiare, ma rassegnatevi a dover spendere più soldi in generale per vivere nei Paesi Bassi. Il terso difetto che ho riscontrato, soprattutto dopo aver vissuto due anni a Roma, è il clima, in particolare nella mancanza di luce per intere settimane. Da fine ottobre, si è quasi costretti a vivere negli spazi chiusi, a causa del freddo e dalla mancanza di luce. Come per qualsiasi cosa, ci si abitua dopo poche settimane, ma se foste meteoropatici, il clima olandese potrebbe influenzare negativamente il vostro umore.
Nel complesso reputo la mia esperienza positiva e molto formativa, sia dal punto di vista accademico che personale. L’università, lo sport, la città, l’ambiente hanno reso questi mesi entusiasmanti e indimenticabili. Ora si torna alla vita romana, ma con nuovi ricordi ed esperienze nel cuore.
Luca