
Ciao a tutti!
Sono Ludovica, studentessa di Scienze Politiche al terzo anno di Collegio presso la residenza G. Tovini di Roma. Per il primo semestre di quest’ultimo anno di triennale ho scelto di prendere parte
all’esperienza Erasmus a Madrid all’Universidad Francisco de Vitoria.
Perché Madrid è la città perfetta per l’Erasmus? La risposta è semplicissima, c’è tutto quello che uno studente può desiderare.
Innanzitutto, ci sono tantissime università per tutti i percorsi di studio per cui studenti di tutti i tipi si ritrovano in questa fantastico posto. Ma non solo: il bel tempo, la gente simpatica, la movida notturna, la comida spagnola e le attrazioni. Inoltre, la cultura occupa un ruolo significativo; Madrid ha una grande offerta culturale rappresentata da musei, teatri, esposizioni temporanee, festival nazionali e internazionali, gallerie, concerti e molto altro.
La posizione della capitale, al centro della penisola iberica, favorisce i viaggi in Spagna e nei paesi dell’Area mediterranea: gli spostamenti, infatti, sono agevoli ed economici. Sono qui da soli tre mesi e ho già visitato diverse città spagnole, tra cui la stupenda Salamanca. Mi sono concessa anche due weekend fuori dai confini nazionali, in particolare Amsterdam e Tangeri, città completamente diverse da Madrid.
La gastronomia è qualcosa di eccezionale, con molti piatti tradizionali che puoi assaggiare nei vari angoli della città. Senza dubbio, il fast food più tipico della Comunità è il bocadillo de calamares,
essenzialmente un panino con i calamari fritti che viene annoverato dagli spagnoli nell’Olimpo della gastronomia. Un’usanza molto più interessante a mio parere è quella di mangiare tapas, un concetto simile al nostro aperitivo. Ir de tapas o tapear per gli spagnoli è qualcosa di sacro, non significa solo stuzzicare qualcosa ma è un momento per stare insieme e chiacchierare dopo una giornata di studio o lavoro. La cosa bella è che esistono così tanti tipi di tapas che tutti vengono accontentati; si parla di veri e propri piatti da poter condividere fra più persone come patatas bravas, calamari fritti, anchoas o croquetas.
L’università che frequento qui si chiama Francisco de Vitoria, dotata di un campus grandissimo poco fuori dalla città. I servizi che offre l’università sono ben oltre la media: c’è un centro sportivo,
laboratori di tutti i tipi e addirittura un ristorante. Al contrario, il livello di insegnamento non è eccezionale, in quanto i concetti che vengono spiegati a lezione la maggior parte delle volte sono semplici e spesso i professori non si presentano o finiscono prima le lezioni. In ogni caso le classi sono molto piccole, circa una ventina di persone, quindi è molto facile fare amicizia. Vista l’importanza dello sport per la mia università ci sono campi da basket, calcio, tennis e padel al centro del campus e la maggior parte degli studenti durante le pause si dilettano nei vari sport, creando un ambiente piacevole e rilassato.
La Spagna è rinomata per la vita notturna ma non credevo fino a questo punto. La vita notturna madrilena è incredibilmente varia, con locali di tutti i tipi aperti fino al mattino. Una cosa che ho
appreso è che la chiave del successo è adattarsi agli orari spagnoli, prendersela con calma e uscire tardi, sicuramente non prima delle 23.
È proprio uscendo la sera per le strade o per le discoteche di questa poliedrica città che ho conosciuto la maggior parte dei miei amici, provenienti da tutte le parti di Italia e del mondo. Sto parlando di persone fantastiche con le quali sto vivendo esperienze uniche. È bizzarro ammettere che delle persone conosciute da così poco siano riuscite a condizionarmi in positivo così tanto
quest’esperienza ma non è nient’altro che la verità. Ogni persona che ho incontrato fino a questo punto del mio percorso mi ha aggiunto qualcosa e spero che tutto ciò sia ricambiato. A questo
proposito cito una frase di una scrittrice spagnola che descrive con le parole perfette quello che intendo: “Es complicado distinguir si te encanta Madrid por lo que ella es o por lo que entre todos hemos construido que es”
Insomma, se vi immaginate l’Erasmus come un’esperienza indimenticabile sappiate che tutto quello che vivrete va oltre i confini della vostra immaginazione. Quest’esperienza va ben oltre le mie aspettative, ogni giorno è diverso, conosco nuove persone e visito posti che non smetteranno mai di stupirmi.
Infine, posso dirvi solo una cosa: se avete voglia di viaggiare, conoscere tante persone, imparare un’altra lingua, sperimentare nuovi cibi e immergervi in una cultura che non sia la vostra…
Non esitate, partite per l’Erasmus!
Non perdete l’opportunità di sorprendervi.
Ludovica Prezioso