Paccuz in Paris
Salve a tutti amici mazziani, sono Alberto Donin, studente iscritto al secondo anno di Mathematical Engineering presso l’Università degli Studi di Padova. In questi giorni di isolamento colgo l’occasione per raccontarvi quella che è stata la prima parte della mia esperienza
in Francia, nella speranza di concedervi una piccola “evasione” dalle mura domestiche.
Sono stati mesi di cambiamento per me, nuove abitudini e prospettive.
La città non ha bisogno di presentazione: la Ville Lumière ha un fascino e una storia che poche città al mondo possono vantare. La magia non
si ferma solo ai musei, oltre alla storia, Parigi può vantare una vita estremamente vivace data dalla ricchezza di attività disponibili. Molti eventi costellano l’agenda degli studenti Erasmus: feste, visite presso mostre e musei, cucina locale ed etnica… pure Boat party lungo la Senna.
Un plauso mi sento di farlo alla cucina parigina. Nonostante i ristoranti siano generalmente costosi, devo dire che l’esperienza si è sempre
rivelata molto soddisfacente.
Ho trovato alloggio in una residenza poco fuori Parigi, pratica per raggiungere l’università e con tutti i servizi essenziali a portata di mano. L’appartamento, seppur ristretto, era fornito di tutto il necessario, compreso un piccolo angolo cottura. Questo mi ha permesso di migliorare la mia cucina e di sperimentare un po’, tra successi, insuccessi e tanta soddisfazione. La distanza dagli affetti si è fatta sentire, la differenza
dalla vita in piano ad un appartamento singolo all’estero è notevole. Fortunatamente la tecnologia viene in nostro aiuto e ci permette di rimanere in contatto in maniera abbastanza semplice. Ad accorciare ulteriormente questa distanza, hanno contribuito le care visite di congiunti e affetti stabili, che hanno reso questa lontananza un po’ più semplice da sopportare.
Università
Ho avuto la fortuna di poter frequentare il primo semestre presso l’ESILV, collocata nel cuore finanziario di Parigi: la Défense.
Mi sono reso conto da subito che qui la formazione è concepita in modo molto diverso: la didattica è molto più pratica e le lezioni vedono spesso come protagonisti esperti del settore finanziario. Questo collegamento a Km0 con il mondo del lavoro ha avuto per me molti risvolti positivi: in primis quello di capire come si può declinare la figura dell’ingegnere o del matematico all’interno del contesto bancario. Un aspetto nel quale si investe molto è il rapporto con le aziende e il mondo del lavoro.
Si organizzano eventi simili ai nostri career day, dove gli ex-studenti attualmente impiegati rivestono un ruolo strategico nel rapporto tra studenti e aziende. Questo focus verso il futuro lavorativo degli studenti è senza dubbio l’aspetto che più ho apprezzato di questa università. L’aspetto associativo è un’altra componente estremamente forte dell’ESILV.
La partecipazione alle attività offerte da queste associazioni permette ai ragazzi di maturare dei bonus che sono successivamente spendibili per migliorare la propria media. L’offerta in tal senso è vastissima: gruppi sportivi, gruppi culinari, gruppo finanziario, gruppi musicali… pure il club di magia!
Ma non è tutto oro quel che luccica, quindi ora presenterò anche il lato oscuro della medaglia. Locali e strumentazione estremamente
moderne sono presenti in tutta la struttura, belli da fotografare forse, ma estremamente poco pratici. Assenza di aule studio, impossibilità di
prenotare aule per lavorare, laboratori svolti in stanze senza prese per connettere i portatili. Per non parlare dei lavori di gruppo, vero e proprio fardello in quanto ai nostri omologhi francesi di vari corsi importava ben poco.
Insomma, mi ritengo soddisfatto di questa esperienza e della sua durata limitata. Mi ha fornito molte nozioni pratiche, che sono state la
chiave per trovare un tirocinio. Tuttavia, ciò non sarebbe stato possibile senza le solide basi teoriche fornitemi dalla nostra cara UNIPD. Sono fiero dell’università nella quale ho studiato in questi anni e spero lo sarete anche voi.
Conclusioni
Ed eccoci giunti al termine di questo breve viaggio. Nonostante tutto sono riuscito a cominciare un tirocinio a distanza presso Société
Générale, nel reparto che si occupa della validazione dei modelli di rischio.
Come certamente saprete, anche all’estero la situazione è altrettanto critica, se non peggiore. La Francia ha prorogato il lockdownn
fino all’11 maggio e lo stato di emergenza sanitaria fino al 24 luglio. Ciò significa che prima di poter cominciare pienamente questa nuova esperienza dovrò pazientare ancora un po’. Nella speranza di poter tornare presto a Parigi e di cominciare il lavoro al 100% porgo a tutti vuoi il mio più sincero saluto e i miei migliori auguri.